Fibrillazione Atriale Ipertensione arteriosa (pressione alta) Ipertensione polmonare L’Infarto miocardico acuto (IMA) Scompenso cardiaco cronico Sincope |
Ipertensione arteriosa
Nei mesi ed anni precedenti una vera e propria malattia come l’ictus o l’infarto, la pressione produce un danno agli organi e apparati. Ci sono condizioni cliniche in cui è previsto l’inizio di una terapia farmacologica anche con valori che non rientrano nel range dell’ipertensione arteriosa. Una pressione pari o superiore a 140 mm Hg per quanto riguarda la “massima” o pari o superiore a 90 mm Hg per la “minima” richiede infatti un intervento terapeutico. Fibrillazione atriale
In base alla modalità di presentazione la fibrillazione atriale viene classificata in 3 principali forme:
Ipertensione polmonare
Infarto miocardico acuto
Scompenso cardiaco cronico
In questa fase il paziente non riesce più a svolgere le normali attività quotidiane e la conseguenza di un ulteriore peggioramento dello scompenso cardiaco cronico è lo scompenso cardiaco acuto. Sincope |
La fibrillazione atriale
In entrambi i casi, seguendo le appropriate terapie ed effettuando i regolari controlli specialistici, il paziente può tranquillamente convivere con la patologia. Ipertensione arteriosa
Quando il cambiamento degli stili di vita non risulta sufficiente a ridurre i valori pressori è necessario ricorrere alla terapia farmacologica. Personalizzando il trattamento ad ogni paziente è possibile garantire una ottima qualità di vita, limitando o annullando gli effetti collaterali. Ipertensione polmonare Scompenso cardiaco cronico
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Fibrillazione atriale Ipertensione arteriosa
Ipertensione polmonare Infarto miocardico acuto Scompenso cardiaco cronico Sincope |
Fibrillazione atriale Ipertensione arteriosa Ipertensione polmonare Infarto miocardico acuto Scompenso cardiaco cronico Sincope |
Nei soggetti sovrappeso, in cui si sospetti una concomitante sindrome delle apnee notturne, è consigliata un’attenta definizione della problematica che, se presente, richiede l’uso di un ventilatore domiciliare. Il mancato trattamento prevede restrizioni nell’utilizzo della patente di guida. Quando è necessario un dispositivo impiantabile, come nel caso di una Sincope, il paziente viene informato su potenziali rischi e benefici legati alla procedura. Può comunque rifiutarsi di sottoporsi all’intervento, anche se così facendo metterebbe la propria vita in pericolo. Associazioni “Cuore Vivo Onlus” Per ciò che riguarda l’Ipertensione arteriosa, sono attive diverse associazioni in campo nazionale e internazionale come: |
Le società scientifiche e le aziende farmaceutiche produttrici di farmaci antiipertensivi sponsorizzano studi clinici randomizzati, volti a definire sia aspetti diagnostici che terapeutici (studi genetici o che impiegano tecnologie della comunicazione per favorire l’aderenza alle prescrizioni). Per ciò che riguarda l’Ipertensione polmonare, l’INRCA sta attualmente lavorando allo studio Victoria con la clinica di Cardiologia. Lo studio prevede il trattamento con vericiguat (agonista del recettore sGC, appartenente alla categoria di farmaci approvati nel trattamento dell’ipertensione polmonare) nei pazienti con severa disfunzione ventricolare sinistra Da molti anni l’unità operativa di Cardiologia/UTIC/Telecardiologia partecipa a studi multicentrici nazionali ed internazionali che coinvolgono pazienti affetti da Infarto miocardico acuto. Attualmente sono in corso ATPCI e POSTER, mentre nel recente passato Elderly ed Elderly II si sono proposti di cercare la miglior cura dell’infarto nel paziente anziano Per ciò che riguarda la Sincope, è appena iniziato un progetto di ricerca in collaborazione con i neurologi per identificare fasi silenti di fibrillazione atriale in pazienti con elevato rischio cardioembolico (CHADVASC score >2 ) in ritmo sinusale, colpiti da ictus criptogenico senza storia apparente di fibrillazione. Questi pazienti saranno sottoposti ad impianto di loop-recorder (una sorta di ECG Holter connesso per via telemetrica online) che identifica fasi di fibrillazione atriale, consentendo cosi l’opportuno cambio terapeutico |
IRCCS INRCA