Il Centro di Ricerca per l’Invecchiamento è una componente essenziale della UOC di Geriatria. Alla sua attività contribuisce il personale medico ed una unità di supporto alla ricerca, oltre ad eventuale personale a contratto che lavora all’interno di progetti di ricerca finanziati
La attività del Centro di Ricerca per l’Invecchiamento è rivolta principalmente all’ambito clinico e si focalizza su alcune tematiche di interesse gerontologico e geriatrico, in particolare quelle della fragilità, della multimorbilità, della polifarmacoterapia e relativa gestione, della sarcopenia, e delle sindromi geriatriche, quali il delirium, la disfagia. Le attività di ricerca si svolgono per la maggior parte all’interno di progetti di ricerca multicentrici che comprendono la collaborazione con i principali istituti/enti di ricerca in ambito geriatrico nazionali ed internazionali, in altri casi sono studi condotti principalmente presso l’INRCA
Alcuni recenti studi ai quali il Centro di ricerca ha fornito un contributo vi sono lo SPRINT-T (Sarcopenia and Physical fRailty IN older people: multi-componenT Treatment strategies) e il SENATOR (Development and clinical trials of a new Software ENgine for the Assessment & optimization of drug and non-drug Therapy in Older peRsons)
Lo SPRINT-T è uno studio multicentrico di natura interventistica, coordinato dal prof. Bernabei della Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha coinvolto 11 Paesi Europei ed è stato finanziato dall’IMI (Innovative Medicines Initiative), partnership pubblico-privato sostenuta da Commissione Europea e Federazione europea delle associazioni e delle industrie farmaceutiche (Efpia). Lo studio è iniziato nel 2014 e terminato nel 2020, ha avuto come obiettivo primario quello di fornire una definizione fondata su basi scientifiche della fragilità fisica & sarcopenia, condizione che predispone allo sviluppo di disabilità motoria (PF&S in lingua inglese). Il progetto SPRINT-T ha incluso un trial clinico randomizzato su larga scala volto a verificare l'efficacia di un intervento multicomponente (basato su attività fisica, consulenza nutrizionale e tecnologie innovative) rispetto a un programma educativo su tematiche attinenti la salute nella prevenzione della disabilità motoria in anziani affetti da PF&S residenti in comunità
Il progetto SENATOR, iniziato nel 2012 e terminato nel 2018 è stato finanziato dall’Unione Europea e ha coinvolto un consorzio di 12 organizzazioni europee. Al fine di migliorare l’appropriatezza delle terapie farmacologiche e non farmacologiche in pazienti anziani complessi che sono gestiti da parte di medici non specialisti in geriatria, il progetto aveva come obiettivo di creare un software con la capacità di ottimizzare la terapia e minimizzare eventi avversi da farmaci, prescrizioni inappropriate, polifarmacoterapia e gli associati costi eccessivi in pazienti anziani affetti da multimorbilità ricoverati in ospedale in reparti differenti dalla geriatria. Per verificare l’efficacia del SENATOR, è stato effettuato un studio randomizzato controllato multicentrico, che ha incluso 1800 pazienti anziani con multimorbilità, ospedalizzati con patologie acute, sotto le cure di specialisti non geriatri
Fra i progetti in corso da segnalare l’iKascade (Identifying Key Prescribing CASCADes in the Elderly: A Transnational Initiative on Drug Safety) iniziato nel 2019 che riguarda un importante aspetto della gestione della terapia faramcologica del paziente anziano, quello della cascata prescrittiva, fenomeno che si verifica quando un effetto collaterale di un farmaco viene interpretato erroneamente come una nuova condizione medica e il medico prescrive quindi un secondo farmaco. Le donne hanno maggiori probabilità di ricevere terapie farmacologiche potenzialmente inappropriate e di sperimentare eventi avversi. Il progetto analizzerà database di cinque paesi - Belgio, Canada, Israele, Irlanda e Italia - per creare un inventario completo delle prescrizioni a cascata, esaminare e confrontare la frequenza delle prescrizioni a cascata per sesso e Paese in differenti setting di cura (ospedale, casa di cura a lungo termine e comunità) ed investigare se sesso e genere siano associati allo sviluppo e all'impatto della prescrizione a cascata
Altro importante studio in corso è il GED-UP study (Geriatric vs. traditional Emergency Departments: a prospective evalUation of Patients outcomes and healthcare costs) iniziato nel 2019. L'ipotesi dello studio, che coinvolge 3 regioni italiane, è che la gestione del paziente anziano complesso all’interno di un Pronto Soccorso (PS) geriatrico specializzato (struttura di assistenza per pazienti acuti con personale medico specializzato in geriatria ed esperienza di medicina d'urgenza ed infermieri formati; disponibilità on demand di assistenti sociali; screening sistematico di condizioni geriatriche ad alto rischio mediante strumenti specifici; gestione clinica, trattamento e processo decisionale) possa ridurre i tassi di ospedalizzazione e riammissione, così come migliorare gli outcome a breve e medio termine per gli anziani in fase acuta di malattia, rispetto al modello di pronto soccorso tradizionale
Nell’ambito del progetto di rete INTEGRATE-HEALTH-GOV (definizione e sperimentazione di un nuovo modello di governance clinica basato sull'integrazione di strumenti quali la valutazione delle tecnologie sanitarie, le linee guida per la pratica clinica, i percorsi clinici e la misurazione delle prestazioni sanitarie per la pianificazione, l'implementazione e la gestione degli interventi sanitari in contesti diversi) la UOC di Geriatria, Accettazione Geriatrica e Centro di Ricerca per l’Invecchiamento coordina il progetto GET HEALTH - Telegestione geriatrica delle condizioni di salute nei residenti delle residenze per anziani recentemente dimessi dall'ospedale. Il ricovero in ospedale sembra infatti poter aumentare la disabilità e la mortalità nei pazienti istituzionalizzati. L’ipotesi alla base dello studio è che l'implementazione di un modello di governance di telegestione geriatrica può ridurre il ricovero in ospedale, migliorare gli outcome dei pazienti e ridurre i costi dell'assistenza sanitaria nei residenti delle residenze recentemente dimessi dall'ospedale. Si tratta di un progetto di ricerca finalizzata che coinvolge 8 ospedali italiani, iniziato nel 2020. L’IRCCS-INRCA partecipa al progetto occupandosi delle attività previste nell’ambito del work-package 4
Tra le principali collaborazioni riveste certamente rilievo quella con il gruppo di studio InCHIANTI, con il quale il Prof Cherubini, direttore della UOC ha iniziato a collaborare fin dalle prime fasi del progetto
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