SOCIO-ECONOMICO GERONTOLOGICO |
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L'IRCCS INRCA conduce studi interdisciplinari sul fenomeno dell'invecchiamento da un punto di vista demografico, sociale, economico e politico, in una prospettiva traslazionale. I temi principali includono: l'assistenza a lungo termine; il supporto ai caregiver familiari; la prevenzione degli abusi in età avanzata; il lavoro dei migranti nell'assistenza agli anziani; l'invecchiamento attivo nelle sue varie dimensioni (inclusi temi come il supporto ai lavoratori anziani e al volontariato, la prevenzione della discriminazione per età, la promozione della partecipazione sociale e dell'agricoltura sociale); le tecnologie innovative per sostenere la cura e la qualità della vita degli anziani e dei loro caregiver. I risultati vengono diffusi attraverso pubblicazioni scientifiche, consultazioni con gli stakeholder ed eventi specifici come seminari, workshop e conferenze. Le attività sono finanziate in gran parte da fondi dell'Unione Europea, ma anche da soggetti pubblici e privati italiani e stranieri. Per contattare i ricercatori di quest'area visita il Centro Studi Economico Sociali per l'Invecchiamento |
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Oltre ai progetti condotti su tematiche focalizzate su specifici aspetti (come ad esempio l'invecchiamento attivo, la cura delle persone anziane non autosufficienti e il supporto ai famigliari caregiver, descritti più sotto), la ricerca socio-economica dell’istituto si svolge in modo trasversale, soprattutto quando il respiro richiesto dagli enti finanziatori richiede di abbracciare la tematica dell’invecchiamento in modo olistico. |
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Age-IT e' un progetto triennale finanziato all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR (2023-2026), volto a creare una rete di universita', istituti di ricerca e imprese al fine ad approfondire le conseguenze e le sfide dell'invecchiamento. - Nello SPOKE 10, "Mainstreaming aging by building institutional mechanisms for better and future-oriented health policy making and prevention", il CRESI si occupera' di analizzare le politiche italiane per quanto riguarda l'Invecchiamento attivo, al fine di creare delle linee guida per i decisori politici. Scopri il sito ufficiale del progetto. |
Questo approccio all’assistenza dell’anziano non autosufficiente privilegia l’analisi integrata dei servizi sociali e sanitari, comprensivi delle varie forme di provvidenze economiche previste dal sistema di welfare italiano. Ciò avviene attraverso l’adozione di un’ottica comparata, anche internazionale, che consente di comprendere al meglio le specificità del caso italiano, e quindi individuare con maggiore cognizione di causa le possibili proposte di riforma del sistema. Tra i temi approfonditi possono annoverarsi la necessità di integrazione tra servizi formali e cure informali, la gestione e l’emersione del fenomeno delle assistenti famigliari private di cura (“badanti”), la continuità dell’assistenza, anche tenendo conto delle specificità regionali che contraddistinguono il nostro paese |
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WELL CARE - Investire nel benessere mentale e nella resilienza dei lavoratori dell’assistenza a lungo termine (LTC) e dei caregiver familiari/informali attraverso l’identificazione, la valutazione e la promozione di buone pratiche in Europa (2024-2027).
HERO: Training program in elderly care and infectious disease prevention for the integration of refugees from the Middle Eastern and African countries in western society (durata: settembre 2020-dicembre 2022): questo progetto ha l’obiettivo generale di combinare la richiesta di assistenza sanitaria da parte degli anziani fragili, e l’offerta di forza lavoro nel settore formale della cura, ad esempio in ospedali, case di riposo e Residenze Sanitarie Assistenziali. Tale obiettivo verrà perseguito attraverso la formazione di migranti e rifugiati da Nord Africa, Medioriente e Siria, all’assistenza agli anziani in modo da aumentare la qualità delle cure prestate. A tal fine il consorzio sta sviluppando un programma educativo in inglese e nelle lingue dei paesi di destinazione dei soggetti migranti cioè italiano, greco e portoghese, che sarà corredato da un tirocinio in ospedale. L’INRCA ospiterà i rifugiati in ospedale come tirocinanti, li affiancherà con dei tutor e avrà il compito di monitorare gli esiti di tale programma educativo. Quest’ultimo sarà seguito da una certificazione europea che potrà contribuire all’inserimento lavorativo di migranti e rifugiati nel settore del lavoro di cura. Referente: Sara Santini (s.santini2@inrca.it). Leggi la pubblicazione relativa al progetto.
Inclusive ageing in place (IN-AGE): progetto finanziato da Fondazione CARIPLO (Bando 2017 “Ricerca Scientifica. Ricerca sociale sull’invecchiamento: persone, luoghi e relazioni”) (durata: 2018-2021): Oltre l’INRCA, partecipano il Politecnico di Milano (capofila), l’Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria, e l’AUSER. Lo studio ha l’obiettivo di analizzare i modelli di ageing in place degli anziani fragili over 75 anni, in relazione ai contesti abitativi e ai rischi potenziali di isolamento sociale e abbandono, al fine di individuare interventi utili per sostenerne la qualità della vita. Un’indagine qualitativa sarà effettuata in tre regioni italiane (Lombardia, Marche e Calabria) e in contesti diversi (urbani, rurali e metropolitani), attraverso interviste approfondite a persone anziane che vivono sole o con una badante. Saranno inoltre mappate politiche innovative per sostenere l’ageing in place e che sono già realizzate o promosse a livello nazionale. Infine, si vuole diffondere la conoscenza circa i rischi dell’ageing in place attraverso un’apposita campagna di sensibilizzazione contro la solitudine. Verranno anche proposte raccomandazioni a riguardo per le parti interessate e i responsabili politici. Inoltre, nel periodo giugno-settembre 2020 è stato realizzato uno studio di follow-up in relazione all’emergenza COVID-19 (“Coronavirus”) in due diversi contesti urbani, Ancona e Brescia, con l’obiettivo di capire l’impatto del lockdown, e del conseguente distanziamento sociale, sulle condizioni di salute, assistenziali e di solitudine delle persone già intervistate durante la survey condotta nel 2019 (sito di progetto; pagina Facebook). Referente: M. Gabriella Melchiorre (g.melchiorre@inrca.it) Indagine conoscitiva sui bisogni di assistenza domiciliare delle persone ultrasessantacinquenni - Progetto la Terra che cura (durata: novembre 2020 – maggio 2021). Tale indagine, realizzata da INRCA per conto della cooperativa sociale La Sorgente nell’ambito del progetto "La Terra che cura" (POR MARCHE FESR 2014/2020 ASSE 8 - OS 22 - AZIONE 22.1 - INTERVENTO 22.1.1.), si pone l'obiettivo di studiare e analizzare il contesto territoriale della Comunità Montana dei Monti Sibillini e in particolare i bisogni di assistenza domiciliare della popolazione anziana ivi residente. Lo scopo è quello di valutare l’implementazione dei servizi LTC attualmente attivi e in prospettiva l'attivazione di servizi non ancora presenti ma adeguati a rispondere alle esigenze rilevate nel territorio. L’assistenza alle persone anziane non autosufficienti nella Regione Marche (2019-2020): questo studio è stato condotto per conto del Comitato per il Controllo e la Valutazione delle Politiche afferente al Consiglio Regionale delle Marche, al fine di valutare il gradimento degli interventi e dei servizi socio-sanitari esistenti da parte degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie (caregiver). L’indagine, realizzata con la collaborazione delle organizzazioni sindacali dei pensionati FNP-CISL, SPI-CGIL e UILP-UIL, ha consentito di raggiungere 450 nuclei familiari distribuiti nei 13 distretti sanitari della regione Marche, scattando una “fotografia” dell’esistente, al fine di poter fornire indicazioni e raccomandazioni sulla riorganizzazione dei servizi rivolti a questa fascia di popolazione, anche alla luce dei recenti impulsi pervenuti dall’adozione del “Piano nazionale per la non autosufficienza”. L’indagine si è svolta in due tranche. Nella prima, condotta nel periodo novembre 2019 – marzo 2020, è stato raccolto il quadro dettagliato del punto di vista degli anziani assistiti e dei loro famigliari caregiver. Nella seconda, svoltasi nel periodo giugno-agosto 2020, è stato realizzato un follow-up telefonico, mirato a cogliere l’impatto dell’epidemia da Covid-19 sui partecipanti della prima rilevazione, al fine di comprendere come l’emergenza sanitaria abbia influito sulle condizioni di vita e sull’assistenza ricevuta da questi anziani e dalle loro famiglie, onde poter meglio riorganizzare i servizi per la fase post-pandemica. Per un quadro dei risultati emersi nel corso della prima rilevazione è possibile consultare lo studio nella prima parte della pubblicazione regionale scaricabile qui, mentre i risultati inerenti il follow-up dello studio saranno disponibili a breve. Referente: Giovanni Lamura (g.lamura@inrca.it) CEQUA: Network europeo per la qualità ed efficienza dei costi dell’assistenza continuativa agli anziani e la prevenzione della dipendenza (2016-2018): https://www.cequa.org/ Referente: Giovanni Lamura (g.lamura@inrca.it) ICARE4EU - Innovating care for people with multiple chronic conditions in Europe (2013-16): http://www.icare4eu.org/ Referente: M.Gabriella Melchiorre (g.melchiorre@inrca.it) |
SUPPORTO AI FAMIGLIARI CAREGIVER |
I famigliari impegnati nella cura informale di un anziano non autosufficiente sono spesso trascurate in sede di programmazione ed implementazione delle misure di sostegno alla popolazione non autosufficiente, nonostante il loro contributo ad assicurare la continuità assistenziale a domicilio risulti fondamentale, e quantitativamente superiore a quello erogato dai servizi formali. L’individuazione ed adozione di misure di supporto adeguate a sostegno della loro attività, in un’ottica di partnership tra i diversi attori operanti nel settore, rappresenta invece un elemento fondamentale per evitare che tali figure si trasformino in ciò che la letteratura ha definito le “seconde vittime” delle patologie che affliggono le persone da loro accudite |
Promozione partecipata multilivello delle politiche a supporto del caregiving informale alle persone anziane non autosufficienti in Italia (2022-25): in continuità con il percorso già avviato in materia di politiche per l’invecchiamento attivo (https://famiglia.governo.it/it/politiche-e-attivita/invecchiamento-attivo/progetto-di-coordinamento-nazionale/, l’IRCCS INRCA è stato incaricato dal Dipartimento per le politiche della famiglia (DIPOFAM) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e in collaborazione con l’INAPP, di condurre una serie di attività per la promozione delle politiche a favore dei caregiver informali (ovvero famigliari, amici, vicini di casa, ecc.) che assistono gratuitamente anziani non autosufficienti. In attuazione di quanto previsto dal vigente Piano Nazionale per la Famiglia (https://famiglia.governo.it/media/2812/piano-nazionale-famiglia_13sett.pdf), l’obiettivo è di promuovere l’adozione partecipata di politiche multilivello a supporto dei prestatori di cure informali nel nostro paese. Il progetto è articolato in tre steps: 1) raccolta e analisi di materiale empirico per la formulazione di raccomandazioni utili per il miglioramento, il coordinamento e l’integrazione delle politiche e dei servizi in ambito di caregiving informale; 2) la costruzione di una rete di stakeholders (istituzionali, della società civile ed esperti) impegnati in questo ambito; 3) la ricostruzione dello stato dell’arte delle politiche realizzate a livello regionale e nazionale. Il referente INRCA del progetto è Giovanni Lamura (g.lamura@inrca.it). Il sito su cui trovare i materiali inerenti il progetto è in corso di finalizzazione e sarà attivato a breve presso il sito del DIPOFAM. Study on consequences of the COVID-19 outbreak on informal carers and carer organisations across Europe (2020-2021): questo studio, finanziato da EUROCARERS, ha lo scopo di: mappare e analizzare l’impatto della pandemia COVID-19 sui caregiver informali e sulle circa 70 organizzazioni di assistenza informale aderenti a EUROCARERS attraverso una survey online europea; identificare eventuali buone pratiche e modelli di sostegno all’assistenza informale sviluppati dalle organizzazioni di assistenza in risposta all’emergenza pandemica COVID-19; fornire linee guida ai responsabili politici e alle organizzazioni che si occupano di assistenza per gestire questo evento critico. Referente: Marco Socci (m.socci@inrca.it) Indagine sui temi della cura famigliare e degli anziani in collaborazione con l’Osservatorio Internazionale sulla Famiglia (2020-2021): questo studio nasce nell’ambito di una più ampia partnership, nata nel 2018 tra l’Istituto Teologico “Giovanni Paolo II” per le scienze sul matrimonio e sulla famiglia, il Centro Internazionale Studi Famiglia (CISF) e l’Università Cattolica di Murcia (UCAM), che tra le sue attività annovera un'indagine multidisciplinare specializzata sulla famiglia affidata al CISF. L’INRCA partecipa come partner istituzionale a supporto generale dello sviluppo della ricerca, offrendo un contributo specifico sui temi della cura famigliare e degli anziani. Per il biennio 2020-21 lo studio mira ad evidenziare il ruolo che le relazioni familiari giocano nel qualificare la condizione di povertà, così come le dinamiche più macro-sociali (legami sociali, coesione sociale, solidarietà corta), declinando l’analisi lungo due direttrici: famiglia e povertà relazionale; famiglia e povertà economica. Link al sito web dell’Osservatorio: (https://www.familymonitor.net/). Referente: Georgia Casanova (g.casanova@inrca.it) Entwine - Network Europeo per la Formazione sulle Cure Informali (European Training Network on Informal Care) (2018-2022): questo progetto, finanziato dal programma Horizon2020 nell’ambito del bando “Marie Sktodowska – Curie Innovative training Network (ITN)” (Grant Agreement n. 814072), prevede una collaborazione tra l’INRCA e il Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali (DISES) dell’Università Politecnica delle Marche (UNIVPM), per lo svolgimento di attività di ricerca da parte di due dottorandi, finanziati dal progetto, in relazione alle due seguenti tematiche: “Opportunità e sfide inerenti il lavoro di cura svolto da migranti a supporto dell’assistenza informale” (Oliver Fisher); e “Servizi di supporto online per caregiver informali: aggiornamento della piattaforma europea InformCare” (Alhassan Hassan). Per informazioni in inglese consulta il sito: https://entwine-itn.eu/ Referente: Giovanni Lamura (g.lamura@inrca.it) ME-WE - Psychosocial Support for Promoting Mental Health and Wellbeing among Adolescent Young Carers in Europe (2018-2021): il progetto, che coinvolge 7 paesi europei, è finanziato dal programma comunitario "Horizon 2020". L'obiettivo del progetto è quello di mappare gli adolescenti europei (15-17) che si occupano di familiari e/o amici in età avanzata e/o con disabilità e di identificare i loro bisogni, al fine di progettare un corso psico-educativo per aumentare la resilienza degli adolescenti e pianificare i servizi socio-sanitari che li sostengono durante l'assistenza. L'INRCA si concentrerà sui giovani che si occupano dei familiari anziani in Italia e in tutta Europa, al fine di contribuire al miglioramento delle modalità di assistenza e dei servizi per gli anziani e i loro giovani assistenti. Clicca qui per il sito web del progetto. Referente: Sara Santini (s.santini2@inrca.it)
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PROMOZIONE DELL'INVECCHIAMENTO ATTIVO |
Il concetto di Invecchiamento Attivo (IA) è da anni in agenda a livello europeo ed internazionale, quale strumento utile per contribuire a risolvere alcune delle principali sfide legate all’invecchiamento della popolazione, su più livelli: come società nel suo complesso (macro); nell’ambito delle organizzazioni (meso); e come singoli individui (micro). Tra le molteplici ragioni per cui vale la pena promuovere l’IA possono citarsi quelle demografiche (l’Europa sta invecchiando e ciò è ancor più vero in Italia), quelle economiche (un numero sempre maggiore di persone in età anziana, se non “attive”, peserebbe su un numero sempre minore di persone più giovani), e quelle culturali (un numero crescente di anziani ha oggi interessi di ogni genere ed è motivato a mantenersi partecipe e solidale). Altro elemento non secondario è quello dei benefici per gli individui che invecchiano in maniera attiva, sia sociali che in termini di salute fisica e psicologica. Numerosi studi evidenziano come il sentirsi utili a qualcuno o contribuire alla realizzazione di qualcosa infonda un maggiore senso di autoefficacia e autostima. Tali benefici a livello individuale possono ripercuotersi positivamente anche sulla società nel suo complesso, ad esempio attraverso l’apporto produttivo derivante dall’attività esercitata in modi diversi (sul mercato del lavoro, come volontariato, in forma di tutoring, etc.), o il contenimento della spesa socio-sanitaria e farmaceutica, come conseguenza del minor utilizzo di tali risorse da parte di chi si spende nelle varie forme di IA. |
Progetto Silver Agri Age (2022-2025): Studio pilota osservazionale riguardante un trattamento di agricoltura sociale in soggetti anziani con disturbo cognitivo lieve per un aumento della qualità della vita. Tale progetto (PSR Marche 2014/2020 - Misura 16.1 - Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura) nasce dall’esigenza di configurare un’esperienza pilota innovativa, che si inserisca nel percorso del modello marchigiano di agricoltura sociale, replicabile proprio per la sua valenza scientifica e qualitativa in modo da aumentare la competitività delle aziende agricole e offrire un valore aggiunto. Il progetto avrà per obiettivo quello di sperimentare nell’azienda agricola un trattamento individuale, nei confronti di anziani con disturbo cognitivo lieve, finalizzato al miglioramento della qualità della vita utilizzando il pensiero e il metodo Montessoriano. L’azienda agricola sperimenterà anche una qualità di prodotti alimentari adatti all’utente per la individuazione di una dieta sana ed equilibrata. Il progetto AAL PRECISE (2022-2023) – Prevenire per ridurre il rischio di caduta attraverso una riabilitazione personalizzata - intende sviluppare un “decision support system (DSS)” basato sull’intelligenza artificiale (AI-DSS) in grado di valutare il rischio di caduta nell’anziano e di quantificare il suo bisogno di riabilitazione. Tale sistema corredato da una piattaforma digitale in grado di disegnare e monitorare un programma riabilitativo disegnato sulle esigenze specifiche dell’anziano, consentirà di mettere a punto un intervento riabilitativo personalizzato che potrà essere gestito in autonomia dall’utente e dal proprio caregiver presso il proprio domicilio senza il bisogno di una interazione continua tra fisioterapista e paziente. Coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche sull’invecchiamento attivo: si tratta di un progetto (2019-2024) come da due accordi triennali tra Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche della Famiglia (DIPOFAM, ente finanziatore) e l’IRCCS-INRCA. La partnership coinvolge come membri del team, anche rappresentanti del Ministero del Lavoro e dell’INAPP. Il progetto, nel primo triennio si è proposto di creare un coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche a favore dell’invecchiamento attivo. Coinvolgendo in maniera partecipata tutti gli stakeholders (referenti istituzionali nazionali e regionali, referenti della società civile sia a livello nazionale che regionale), in tutte le sue varie fasi, il progetto si è sviluppato attraverso 3 fasi principali. Partendo da un’analisi dello stato dell’arte in merito alle politiche sull’invecchiamento attivo a livello nazionale e regionale (fase 1), sono state elaborate delle raccomandazioni per favorire il policy making e l’implementazione delle politiche in questo ambito (fase 2). Nella fase 3, le raccomandazioni sono state implementate a livello nazionale e regionale, per individuare possibili obiettivi politici per favorire il consolidamento e lo sviluppo di politiche in tale ambito. Nel secondo triennio, il progetto mira, rafforzando ulteriormente la rete, a costruire il percorso di implementazione degli obiettivi individuati al termine del primo triennio progettuale. Questo percorso, potrà essere propedeutico alla possibile elaborazione di una strategia nazionale sull’invecchiamento attivo. Cliccare qui per il sito ufficiale del progetto. Referente: Andrea Principi (a.principi@inrca.it) Invecchiamento attivo nella regione Marche (2020-2022) come da accordo tra Regione Marche (ente finanziatore) e l’IRCCS-INRCA. Il progetto è stato finalizzato alla produzione di un rapporto contenente raccomandazioni utili per redigere il primo programma regionale annuale sull’invecchiamento attivo, ai sensi della L.R. 1/2019 “Promozione dell’invecchiamento attivo”. Il lavoro di ricerca ha previsto il monitoraggio e l’analisi delle politiche della Regione Marche attive in tale ambito e delle iniziative di invecchiamento attivo implementate sul territorio marchigiano. Inoltre, è stato realizzato uno studio sulle condizioni dei volontari maturi e anziani durante il periodo pandemico. I risultati sono stati in seguito discussi attraverso incontri allargati del Tavolo regionale permanente sull’invecchiamento attivo (art. 4 L.R. 1/2019), che hanno portato alla condivisione di raccomandazioni, poi recepite nel rapporto. Cliccare qui per scaricare il rapporto Referente: Andrea Principi (a.principi@inrca.it) Agricoltura Sociale Marche (ASM): il progetto (2019-2021) prevede che, nel rispetto del Modello del Laboratorio di Longevità attiva in ambito rurale (DRG 336/2016) siano realizzati laboratori per la longevità attiva, giardini sensoriali ed esperienze residenziali di co-housing per persone anziane. Il progetto si sviluppa su sette aziende agricole distribuite in tutta la Regione Marche. INRCA-IRCSS si occuperà del monitoraggio scientifico, della validazione e pubblicazione dei risultati ed organizzerà il convegno conclusivo. Inoltre, seguirà la rendicontazione di tutto il progetto. Dal punto di visto del monitoraggio scientifico, lo scopo di questo studio è quello di documentare i cambiamenti in parametri di esito selezionati, tra cui la qualità della vita, le relazioni sociali, la partecipazione alle attività laboratoriali e la soddisfazione degli utenti, l'attività fisica. La raccolta dei dati si svolge tramite un protocollo di ricerca ad hoc, somministrato ad un campione di anziani che prenderanno parte in modo continuativo alle attività proposte, caratterizzate nella loro modalità di realizzazione dal paradigma del modello di agricoltura sociale a favore della longevità attiva. Pagina Facebook di progetto Referente: Cristina Gagliardi (c.gagliardi@inrca.it)
Be the Change (2016-2018): Referente: Sara Santini (s.santini2@inrca.it) Senior Social Entrepreneuring (2016-2018): Referente: Andrea Principi (a.principi@inrca.it) EWL - Extending Working Lives (2014-17): Referente: Andrea Principi (a.principi@inrca.it) Longevità attiva in ambito rurale (2014-16): Referente: Cristina Gagliardi (c.gagliardi@inrca.it) MOPACT – MObilising the Potential of ACTive ageing in Europe (2013-17): Referente: Andrea Principi (a.principi@inrca.it) My Mind: the effects of cognitive training for elderly (2012-16): Referente: Cinzia Giuli (c.giuli@inrca.it)
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PREVENZIONE DI ABUSI SU PERSONE ANZIANE |
Il maltrattamento o l’abuso nei confronti di persone anziane, inteso sia come danno intenzionale inflitto a quest’ultime, sia come incapacità di proteggerle e soddisfarne i bisogni fondamentali, rappresenta una realtà complessa, spesso nascosta, difficile da investigare, ma che assume un’importanza crescente a seguito del progressivo invecchiamento della popolazione e dell’aumento dei soggetti estremamente fragili e vulnerabili. Questo fenomeno interessa molteplici aspetti (culturali, etici, legali, sociali, economici), con pesanti conseguenze per la salute fisica e mentale delle vittime, e l’aumento del rischio di mortalità, morbilità, ricovero ospedaliero e istituzionalizzazione. Una recente meta-analisi ha stimato, nel mondo, un tasso di prevalenza aggregato del 15,7%. Le forme più comuni emerse sono l’abuso psicologico (11,6%), finanziario (6,8%), la negligenza (4,2%), il maltrattamento fisico (2,6%) e l’abuso sessuale (0,9%). Evidenze fornite da studi condotti in vari Paesi (USA e Nord Europa) indicano una prevalenza di episodi che raggiunge, a seconda della metodologia e del contesto adottati, valori compresi tra il 3% e il 27% della popolazione oltre i 65 anni. In Italia, studi diversi indicano una prevalenza del 13-20%. Precarie condizioni socio-economiche, bassi livelli di istruzione, cattive condizioni di salute sia fisica che mentale, e mancanza di supporto sociale, rappresentano i maggiori fattori di rischio. La gestione del fenomeno degli abusi verso gli anziani richiede un consistente coinvolgimento dei servizi di cura e supporto e lo sviluppo di strategie di prevenzione e intervento mirate, anche per incrementarne l’emersione attraverso la possibilità di denuncia adeguatamente tutelata e il sostegno di servizi telefonici dedicati. |
TAM TAM - Servizio per la segnalazione telefonica di episodi di abuso e maltrattamento su anziani: su iniziativa e finanziamento dell’INRCA, il servizio raccoglie già dal 2010 le segnalazioni di abuso a danno di persone anziane, fornendo un supporto specialistico per individuare le più idonee modalità di intervento. Referente: Giovanni Lamura (g.lamura@inrca.it)
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CARICT-PUBL (2012-2014): questo progetto ha sviluppato un inventario di 63 iniziative on-line promosse in Europa (e alcune anche in USA) a supporto di caregiver informali di persone anziane non autosufficienti. La rassegna è stata ottenuta integrando i risultati del precedente progetto CARICT (condotto nel biennio 2010-2011), la ricerca nel web di più recenti esperienze e l’esito di contatti diretti con studiosi e stakeholders internazionali. L’archivio delle iniziative è disponibile qui.
AIDA - Advancing Integration for a Dignified Ageing. Fostering the integration of social and health services in LTC (2012-13): progetto finanziato dall’Unione Europea, il cui principale obiettivo era rafforzare l’integrazione sociosanitaria dei servizi rivolti agli anziani fragili e secondariamente analizzare le possibilità di estendere ad altri contesti europei il sistema SINA (Sistema Informativo sulla Non Autosufficienza), già sperimentato in 12 regioni italiane. Il progetto ha dato vita a due documenti: l’”Album delle buone prassi di integrazione sociosanitaria in Europa” e le “Linee guida sociosanitarie”, entrambi disponibili al sito del progetto in più lingue (sito web). Referente: Sara Santini (s.santini2@inrca.it)
Ri-Generiamoci (2012-13): tale ricerca-azione, auto-finanziata dall’INRCA, ha promosso la solidarietà intergenerazionale nel settore della cura, quale elemento essenziale per prevenire il fenomeno degli abusi sugli anziani, coinvolgendo studenti di terza media, che hanno interagito con anziani in strutture protette e centri diurni del Comune di Ancona, sostenuti dai volontari dell’AVULSS e dell’AUSER. Referente: Sara Santini (s.santini2@inrca.it)
Quality of life in caregivers of dependent people affected by incontinence in Europe (2010-11): studio condotto per EUROCARERS (la federazione europea delle organizzazioni che sostengono i caregiver informali) sulla qualità della vita dei familiari che assistono persone anziane affette da incontinenza in quattro paesi europei (scheda studio). Referente: Giovanni Lamura (g.lamura@inrca.it)
Carers@work (2010-11): progetto finanziato dalla Fondazione Volkswagen, volto ad individuare - in 4 Paesi europei tra cui l’Italia - le migliori strategie per sostenere i lavoratori che cercano di conciliare il proprio impegno professionale con l'attività di assistenza informale a un familiare anziano non autosufficiente (scheda progetto). Referente: Giovanni Lamura (g.lamura@inrca.it)
Futurage (2009-2011): Il CRESI ha svolto un ruolo attivo nella stesura delle linee guida per la ricerca sull’invecchiamento a livello europeo, emanate dall’Unione Europea nel 2011
ASPA – Activating Senior Potential in an Ageing Europe (2008-11): questo studio è stato condotto in otto Paesi europei con il fine di identificare le migliori strategie per stimolare la massima partecipazione economica e sociale della popolazione matura e anziana, sia nel mercato del lavoro che in attività non retribuite, come il volontariato (scheda progetto). Referente: Andrea Principi (a.principi@inrca.it)
EURHOMAP - Mapping professional home care in Europe (2007-10): finanziata dall´Unione Europea, questa ricerca ha condotto una mappatura dell'assistenza domiciliare professionale in 30 paesi europei, raccogliendo informazioni su organizzazione e offerta, costo e finanziamento, categorie di utenti e relativi bisogni, politiche e trends (sintesi in inglese). Referente: M.Gabriella Melchiorre (g.melchiorre@inrca.it)
ABUEL (2008-10): studio condotto per conto dell’Unione Europea sulla prevalenza del fenomeno dell’abuso contro persone anziane nelle sue varie forme (psicologico, fisico, sessuale, finanziario e da abbandono) condotto in sette realtà urbane di altrettanti Paesi, tra cui la città di Ancona per l’Italia. Referente: M.Gabriella Melchiorre (g.melchiorre@inrca.it)
Employment Initiatives for an Ageing Workforce (2005-07): attraverso uno studio di buone prassi aziendali nei 27 Paesi membri dell’UE, il progetto ha prodotto una banca dati consultabile on-line di iniziative aziendali atte a favorire il miglioramento delle condizioni di lavoro in età matura. L’INRCA ha curato le attività per l’Italia e Malta (banca dati e rapporti nazionali) Referente: Andrea Principi (a.principi@inrca.it)
EUROFAMCARE (2003-07): uno dei più estesi ed approfonditi progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea in materia di servizi di supporto ai caregiver familiari di anziani non autosufficienti (articolo in inglese). Referente: Giovanni Lamura (g.lamura@inrca.it);
IRCCS INRCA